domenica, aprile 15, 2007

FREE ENERGY OCCULTATA

Zero Point Energy
(tratto daArticolo di Daniela Bortoluzzi)
Una decina di anni fa, durante una conferenza internazionale, il Dr. Brian O’Leary, docente di fisica astronomica all’Università di Ivy League, negli USA e autore di vari libri, dichiarò che alcuni inventori e ricercatori "indipendenti" avevano dimostrato di poter sfruttare la ZPE, o "Zero Point Energy" (Energia a Punto Zero) che si trova nello spazio che circonda la Terra.
Lo studioso spiegò agli astanti che sarebbe stato possibile ricavare abbondante energia elettrica con un motore magnetico o con una specie di piccola scatola nera, costruiti appositamente per catturare la ZPE.
La risorsa da sfruttare ci circonda ed è praticamente inestinguibile, tanto che la ZPE potrebbe alimentare le fabbriche, far correre le auto, illuminare le case e le strade o far partire un missile, risolvendo una volta per tutte il problema dell’inquinamento.
Il suo intervento come relatore si può riassumere in questi termini:
"È un po’ come se fossimo appena usciti da un incubo lungo un secolo, in cui abbiamo basato la nostra tecnologia sulla costruzione di ‘dinosauri’ inquinanti.
Se fossimo già nel 2020, e potessimo guardare indietro al secolo scorso con il senno di poi, capiremmo che quello è stato il secolo in cui abbiamo sfruttato la Terra oltre ogni limite, fino a toccare il fondo della ragione umana, rasentando la pazzia. E dopo averlo capito, torneremmo sui nostri passi.
C’è da chiedersi come mai questa nuova sorgente di energia pulita non sia mai stata riportata dai media e, almeno in apparenza, nessuno se ne occupi.
Non è la prima volta che le scoperte più straordinarie della storia, all’inizio, subiscono attacchi di ogni genere dalla scienza contemporanea, basta pensare a Galileo.
La resistenza a una nuova idea è proporzionale alla sua importanza. Ecco perché i media non ne parlano: c’è da salvare un mercato mondiale di miliardi di dollari e all’umanità poco importa delle conseguenze ambientali ed ecologiche..."