sabato, luglio 28, 2007

Single per scelta o per paura?

A: Single per scelta o per paura? Sembra che gli ultra trentenni oggi non vogliano impegnarsi in una unione stabile e nel matrimonio, perché?

J:
Oggi i valori della famiglia, della fedeltà, della responsabilità e dell’impegno sono secondari rispetto ai valori del successo, della comodità, del divertimento.C’è tanta solitudine proprio perché i rapporti per lo più non si basano su valori stabili e profondi, ma sulla materialità. La generazione degli ultimi trenta-quarant’anni in Italia non ha vissuto né guerre né privazioni e questo karma positivo ha creato una generazione che non accetta la sofferenza e rifugge il sacrificio. Ma senza sofferenza non c’è compassione e senza sofferenza non c’è crescita e il risultato è una grande immaturità e molto egoismo.

L’era della tecnologia ha contribuito ad alienare le relazioni rendendole più sofisticate, meno reali, molto virtuali. Un certo tipo di televisione e di stampa hanno contribuito a creare l’immagine di rapporti falsi, spiati, pubblici, senza alcun valore spirituale.Senza valori spirituali e profondi i semi dell’amore non possono germogliare e al loro posto prolifica l’erbaccia della paura e la paura allontana l’amore.Per formare una famiglia occorre avere il valore della famiglia e oggi le famiglie sono per lo più disgregate, i figli sono cresciuti con un solo genitore, assistendo a ripicche e rancori.Questo non favorisce il nascere di nuove famiglie o il desiderio di impegnarsi seriamente in una relazione.Siamo in una fase di stallo in cui da una parte c’è l’istinto biologico di avere accanto un compagno e di procreare, dall’altro la paura unita all’egoismo che porta a non impegnarsi.Altri fattori sociali favoriscono la difficoltà di formare famiglie, quali la disoccupazione, il lavoro precario e i costi delle case.Non ultimo il proliferare dei rapporti virtuali che allontanano ancora di più le responsabilità e l’impegno a favore di rapporti “facili” e illusori.
Cosa vuol dire famiglia oggi?

J: Il livello evolutivo medio in Italia affronta la famiglia con molta superficialità e più perché “è arrivata l’ora” di sposarsi o convivere che per reale consapevolezza. Il risultato lo si vede dai figli che sono disorientati e confusi. Una riscoperta di valori quali l’educazione, l’affetto, l’attenzione, l’ascolto, l’unione porterebbe la famiglia ad essere nuovamente il fulcro della società, come dovrebbe essere.Il ruolo della famiglia oggi è di vitale importanza sia per chi vive in famiglia sia per chi una famiglia non l’ha mai avuta e potrebbe avere la possibilità di venire adottato o di essere accettato in affidamento.Perché la famiglia riacquisti i suoi valori occorre però una presa di coscienza delle donne, dei mass media, degli uomini, dei governi.Ciò che manca attualmente è l’equilibrio: i giovani e i bambini sono in balia di se stessi e le coppie non si vogliono impegnare.Ciò che manca è la consapevolezza dell’amore. Dove c’è amore c’è famiglia, c’è unione, c’è accettazione e crescita. Ma perché vi sia l’amore occorre che vi sia spiritualità. Una coppia che si forma senza valori spirituali non ha possibilità di formare una famiglia felice.I valori spirituali includono: la consapevolezza nel mettere al mondo figli dando loro valori profondi; la consapevolezza di adoperare i propri talenti per aiutare il prossimo; la consapevolezza di poter vivere con poco; la consapevolezza di non avere attaccamenti materiali; la consapevolezza del rispetto e del perdono.Suggerisco quindi a chi è single o a chi ha appena formato una coppia di portare l’attenzione più all’interno di se stesso o della coppia e di andare a scoprire i propri valori confrontandoli con quelli dell’altro. Se i valori sono elevati, comuni e non in disaccordo occorre eliminare la paura e impegnarsi a crescere insieme ad un altro.Ogni essere umano è venuto al mondo per svolgere un compito ed ogni coppia, soprattutto se di Anime Gemelle, ha il suo compito di vita ed è bello scoprirlo e svolgerlo insieme.