sabato, luglio 28, 2007

FRAINTENDIMENTI SU DIO

11 punti per comprendere chi è DIO.

Lo scopo delle vite multiple delle anime

Lo scopo delle vite multiple delle anime è di riempire dei vuoti nell’esperienza o di perfezionare le caratteristiche “divine” così che l’equilibrio generale possa essere ottenuto. Il karma, che a torto alcuni ritengono un “premio o una punizione”, è l’opportunità di mettere in pratica quelle caratteristiche o sperimentare il contrario delle precedenti vite. Nell’ultimo caso, per esempio, qualcuno che ha ucciso ha bisogno di sapere cosa si prova ad essere uccisi; qualcuno che era ricco ha bisogno di vivere in circostanze d’indigenza; qualcuno che era un leader tirannico ha bisogno di sapere cosa si prova ad essere oppressi. Il risultato dell’esperienza equilibrata è la crescita spirituale, o evoluzione dell’anima, i passi progressivi per ricordare le nostre origini nel Creatore e ritornare a quella perfezione.
Prima della nascita, un’anima rivede le sue vite cumulative e sceglie la genetica specifica e le circostanze ambientali che le daranno la possibilità di acquisire equilibrio, di crescere spiritualmente. Gli accordi prenatali fatte da ogni anima e da tutti i protagonisti che sono influenzati dalla vita di quell’anima sono progettati per la crescita spirituale di tutti, e quello che viene scelto da ognuno è il contratto d’anima di quell’individuo. Le anime che scelgono la “difficile” esperienza di privazioni e sofferenze necessitano di altre anime che forniscano quei tipi di situazioni, ed anche queste ultime anime traggono vantaggio, in relazione all’equilibrio, dall’interpretare i loro “pesanti” ruoli. Tuttavia, molti millenni fa nel nostro concetto di tempo lineare (ed il tempo lineare è soltanto un concetto) questo accordo di “vincitore-vincitore” è sfuggito di mano perché dopo la nascita, noi non sappiamo a livello conscio quello che le nostre anime hanno scelto e facciamo scelte di libero arbitrio che non sono nei nostri contratti, così abbiamo bisogno di più e più vite per equilibrare le precedenti. La vita sulla Terra è diventata come una giostra che ha continuato a scendere a spirale fino a raggiungere la parte più bassa della terza densità.
La Terra è un’anima altamente evoluta con un corpo planetario, ed il suo karma è il karma collettivo di tutti i suoi residenti umani. Attraverso i millenni gli umani continuarono a trattare i propri simili ed i regni animale e vegetale con brutalità, continuando così ad incorrere nella necessità di ulteriori occasioni per superare il loro squilibrio, similmente il corpo della Terra andò fuori equilibrio. La sua anima era sempre nelle vibrazioni più elevate mentre il suo corpo discendeva profondamente nella terza densità dove prospera la negatività, “l’oscurità”. Ella ha dato la sua luce per sostenere tutte le sue forme di vita fino a quando il suo corpo fu quasi svuotato e così fuori equilibrio che la sua orbita divenne pericolosamente instabile; dovette decidere se lasciar morire il suo corpo o chiedere aiuto. Chiese aiuto, e Dio autorizzò le civiltà spiritualmente, intellettualmente e tecnologicamente evolute a rispondere al suo appello!
Questo ci porta a quello che sta accadendo in questi ultimi 60 anni – l’infusione di “luce” di quelle civiltà ha salvato la vita planetaria della Terra ed ora sta esponendo e trasmutando la negatività - “l’oscurità” – che per così tanto tempo era prevalsa. Gli individui che assorbivano la luce iniziarono a generare la propria luce, così da più di sei decadi la luce sul pianeta si sta intensificando. In questo periodo unico sulla Terra – nell’universo! – alcune anime accettarono di interpretare i ruoli “oscuri” che avrebbero concluso tutte le esperienze karmiche della terza densità. Essi furono anche d’accordo ad unirsi alla luce ad un certo punto (ricorda, nella luce c’è equilibrio, lo stato di “vincitore-vincitore”); tuttavia, alcuni di loro divennero così trincerati nel loro potere e nella loro avidità, che rinnegarono consapevolmente e volontariamente il loro accordo ad unirsi alla luce.
Questi “oscuri” vengono palesati ed il loro potere continua a diminuire, ma l’equilibrio – la riconciliazione dell’oscurità e della luce, o, gli estremi positivi e negativi della polarità – non è ancora stato acquisito come appare dai raggiri e dalla corruzione che ancora “vengono alla luce” e le guerre ed altre violenze continuate, come pure l'enorme disparità tra gli “abbienti” e “non abbienti.” Ma questa riconciliazione - l’equilibrio – sta avendo luogo mentre la Terra ascende verso le densità più raffinate dove la luce è così intensa che l’oscurità non può co-esistere.

Single per scelta o per paura?

A: Single per scelta o per paura? Sembra che gli ultra trentenni oggi non vogliano impegnarsi in una unione stabile e nel matrimonio, perché?

J:
Oggi i valori della famiglia, della fedeltà, della responsabilità e dell’impegno sono secondari rispetto ai valori del successo, della comodità, del divertimento.C’è tanta solitudine proprio perché i rapporti per lo più non si basano su valori stabili e profondi, ma sulla materialità. La generazione degli ultimi trenta-quarant’anni in Italia non ha vissuto né guerre né privazioni e questo karma positivo ha creato una generazione che non accetta la sofferenza e rifugge il sacrificio. Ma senza sofferenza non c’è compassione e senza sofferenza non c’è crescita e il risultato è una grande immaturità e molto egoismo.

L’era della tecnologia ha contribuito ad alienare le relazioni rendendole più sofisticate, meno reali, molto virtuali. Un certo tipo di televisione e di stampa hanno contribuito a creare l’immagine di rapporti falsi, spiati, pubblici, senza alcun valore spirituale.Senza valori spirituali e profondi i semi dell’amore non possono germogliare e al loro posto prolifica l’erbaccia della paura e la paura allontana l’amore.Per formare una famiglia occorre avere il valore della famiglia e oggi le famiglie sono per lo più disgregate, i figli sono cresciuti con un solo genitore, assistendo a ripicche e rancori.Questo non favorisce il nascere di nuove famiglie o il desiderio di impegnarsi seriamente in una relazione.Siamo in una fase di stallo in cui da una parte c’è l’istinto biologico di avere accanto un compagno e di procreare, dall’altro la paura unita all’egoismo che porta a non impegnarsi.Altri fattori sociali favoriscono la difficoltà di formare famiglie, quali la disoccupazione, il lavoro precario e i costi delle case.Non ultimo il proliferare dei rapporti virtuali che allontanano ancora di più le responsabilità e l’impegno a favore di rapporti “facili” e illusori.
Cosa vuol dire famiglia oggi?

J: Il livello evolutivo medio in Italia affronta la famiglia con molta superficialità e più perché “è arrivata l’ora” di sposarsi o convivere che per reale consapevolezza. Il risultato lo si vede dai figli che sono disorientati e confusi. Una riscoperta di valori quali l’educazione, l’affetto, l’attenzione, l’ascolto, l’unione porterebbe la famiglia ad essere nuovamente il fulcro della società, come dovrebbe essere.Il ruolo della famiglia oggi è di vitale importanza sia per chi vive in famiglia sia per chi una famiglia non l’ha mai avuta e potrebbe avere la possibilità di venire adottato o di essere accettato in affidamento.Perché la famiglia riacquisti i suoi valori occorre però una presa di coscienza delle donne, dei mass media, degli uomini, dei governi.Ciò che manca attualmente è l’equilibrio: i giovani e i bambini sono in balia di se stessi e le coppie non si vogliono impegnare.Ciò che manca è la consapevolezza dell’amore. Dove c’è amore c’è famiglia, c’è unione, c’è accettazione e crescita. Ma perché vi sia l’amore occorre che vi sia spiritualità. Una coppia che si forma senza valori spirituali non ha possibilità di formare una famiglia felice.I valori spirituali includono: la consapevolezza nel mettere al mondo figli dando loro valori profondi; la consapevolezza di adoperare i propri talenti per aiutare il prossimo; la consapevolezza di poter vivere con poco; la consapevolezza di non avere attaccamenti materiali; la consapevolezza del rispetto e del perdono.Suggerisco quindi a chi è single o a chi ha appena formato una coppia di portare l’attenzione più all’interno di se stesso o della coppia e di andare a scoprire i propri valori confrontandoli con quelli dell’altro. Se i valori sono elevati, comuni e non in disaccordo occorre eliminare la paura e impegnarsi a crescere insieme ad un altro.Ogni essere umano è venuto al mondo per svolgere un compito ed ogni coppia, soprattutto se di Anime Gemelle, ha il suo compito di vita ed è bello scoprirlo e svolgerlo insieme.

società femminile

Jim: Io ho una domanda di T: “Q’uo, potete confermare la precisione delle seguenti conclusioni: Nel periodo dal 6000 al 4500 A.C. circa, una popolazione agraria viveva in città non cinte da mura di considerevoli dimensioni, sembravano avere una divinità femminile, si focalizzavano all’agricoltura, non avevano armi per fare la guerra ed era matriarcale grazie alla capacità delle donne di dare la vita?
Siamo quelli di Q’uo e, fratello mio, siamo d’accordo, non sulla data, ma sul fatto che ci sono state molte culture agrarie che hanno prosperato per un po’ di tempo, a partire da ciò che la vostra gente chiama Lemuria e spostandosi in Europa, così come in Sud America e Africa. Le più recenti di quelle culture hanno residui di pensiero che sono ancora attivi nella vostra cultura ed è la società degli esseri Celtici che in natura erano matriarcali e che vedevano il principio della divinità come femminile.
dalle parti delle Isole Britanniche, soprattutto in Irlanda, sulle porte delle vecchie chiese troverete il simbolo dello Yoni [1] o vagina e le gambe aperte, che combinano l’energia della Cristianità con l’energia delle celebrazioni, apparentemente pagane, della fertilità.
E notiamo che è questo principio femminile che così spesso manca ed è così desiderato nella vostra cultura in questo momento. Anziché abbracciare il potere del principio femminile che può nutrire e creare la vita nel suo utero e generarla con affetto e gioia, i proponenti delle religioni del “Dio unico” e del “popolo eletto” – che includono la Cristianità, la religione Ebraica e l’Islam, tra le altre – hanno avuto la tendenza a umiliare e a denigrare le donne, negando loro non solo la loro spiritualità me il loro valore come esseri umani. Le hanno relegate come cittadini di seconda classe. Possiamo notare che, secondo la nostra umile opinione, c’è una tremenda quantità di paura dietro quell’impulso di sopprimere e controllare il principio femminile.
Deve davvero accadere l’inverso, affinché il vostro mondo riesca a uscire dagli infiniti cicli di guerra e aggressione che la forza sfrenata dell’energia maschile ha creato sulla vostra Terra.

Non solo TV

Claudio Lippi: io, la Tv e...
Uno dei conduttori più amati ci racconta la Tv
Milano, 4 lug. - La Tv va in vacanza, anche quest'anno. Una stagione davvero difficile che non è davvero da ricordare per i flop e per le risse. Ancora una volta si è parlato di trash e spazzatura, ma questa volta uno dei grandi del piccolo schermo ha cercato di mettere un freno a tutto ciò, al punto da lasciare uno dei programmi più seguiti della domenica. Claudio Lippi, oltre 40 anni di successi nel mondo dello spettacolo e della televisione, si è concesso un periodo di distacco da questa anomala televisione, e in una lunga e bella intervista racconta la verità su “Buona Domenica”, sulla Tv che verrà e sui suoi rapporti con Mediaset, a cui si sente ancora legato.
Da qualche tempo non La si vede più in Tv, ma ha mantenuto un contatto con i fan grazie al Suo sito web (www.claudiolippi.it, n.d.r.). In molti però si chiedono come Lei stia ora…Bene, benissimo. Confesso di essermi liberato da ciò che è stato un accumulo progressivo in questi anni di una leggera insofferenza di contenuti che hanno toccato il limite della sopportabilità proprio nel corso della scorsa edizione di “Buona Domenica”. E’ chiaro che quando ci si libera di un fardello tale è come una sorta di digestione da bicarbonato… E’ piacevolissimo. Ovviamente dall’altra parte si ha più tempo a disposizione anche per guardare i vari prodotti televisivi, e i vari flop di questa stagione non danno l’impressione di una televisione sana, sia per Mediaset che per la Rai, e questa cosa la guardo con una punta di preoccupazione. Per il resto sto benissimo, grazie…
Fa capire quindi che si tratta di un esilio volontario e non forzato…E’ stato volontario il fatto di lasciare e abbandonare una posizione sicura sia contrattualmente parlando che economicamente. In questo momento è forzato dal fatto che guardandomi intorno non vedo una situazione facile per portare avanti un progetto, vista la serie sbalorditiva di errori e di programmi sbagliati, fermati alla seconda puntata, storicamente un caso unico nella storia della Tv. Fare la televisione tanto per farla non mi appartiene. Ho sempre fatto Tv con la consapevolezza di farla, pur adattandomi ad una televisione diversa da quella del passato. I linguaggi si stanno modificando. Secondo me un pò di sano silenzio non fa male, non avendo io ‘frenesie baudiane’… L’Italia, per come è messa, anche se è senza di me non è che peggiora, anzi.
Ci racconta cosa è successo esattamente con la produzione di “Buona Domenica”? Molti hanno interpretato la Sua dipartita dal programma come dovuta ad una situazione personale e non a delle oggettive difficoltà lavorative…Chi interpreta commette un gravissimo errore e offende l’intelligenza, e lo dico a chiunque, compreso me stesso. Le cose sono state documentate e scritte e affermate con più conferenze stampa ed una serie di articoli che sono stati richiesti e che non ho di certo provocato io. E’ tutto molto chiaro. Io credo fermamente che il lavoro di gruppo, considerando che quest’anno firmavo il programma insieme al capo progetto e agli altri autori, cosa che non ho mai potuto fare negli anni precedenti e in altre trasmissioni, soprattutto nell’ambito di “Buona Domenica”, comportava la necessità e l’esigenza, il diritto e il dovere del dialogo. Ho cercato come sempre di sviluppare e di cercare aperture e di essere disponibile, come è caratteristica delle persone per bene. Nel momento in cui in 5 settimane, anzi 6 compresa quella della prima messa in onda, ho verificato che non solo non mi si faceva parlare, ma mi si costringeva al silenzio, a non dire le mie idee, a non essere interpellato, beh allora... In trasmissione si provocavano le risse nel momento in cui mi si concedeva di parlare: definisco il tutto quasi mobbing. Dopo 40 anni di attività non mi sembra e non credo sia dovere di nessuno il sottostare all’autoritarismo e al regime di chi ha voluto arrivare ad una situazione di questo tipo. Non credo che ci sia da interpretare più di tanto. C’è da credere o non credere. E’ la mia verità: si può credere a quella di Cesare Lanza che è esattamente un’altra verità. Ma quella di Lanza è una verità che va contro tutte le regole della fascia protetta, della protezione dei minori, utilizzando contenuti che sono a dir poco spregevoli. Si vantano di aver vinto? Beh se si vince così, preferisco vincere nel buonsenso e nel buongusto.
Qualcuno dice che la Tv di questo tempo sia il risultato di ciò che il pubblico chiede…Balle. Sono tutte balle. Sono le affermazioni di chi non sa fare altro, di chi va alla caccia di 4 o 5 milioni di persone che sono sufficienti per far arricchire gli investitori pubblicitari e spappolare il cervello della gente. Sono balle. Allora i 10 milioni che seguono Benigni con Dante Alighieri sono dei rimbambiti? Quando si mandano in onda certi prodotti i telespettatori passano da 5 a 10 milioni: ciò vuol dire che la Tv, quando è fatta bene, torna ad essere seguita, e cito Benigni come posso citare Fiorello. Però ad investitori ed editori interessa solo il business, che può anche andar bene come cosa, ma non si preoccupano che il paese si spappoli. La gente prende ciò che gli si dà: se gli si dà schifo prende lo schifo, se gli si dà zucchero mangia zucchero. Stiamo arrivando, ad esempio, all’accettazione della bestemmia, e qualcuno mi deve dire se è questo buongusto. Sto scoprendo molta gente disgustata da questa Tv che si è dirottata verso canali tematici e verso Sky. C’è una sorta di repulsione, quindi, ma ci si concentra su questi pochi milioni di italiani disposti a guardare per 4 ore dodici tizi che escono da una casa dove accadono una marea di volgarità e di superficialità. Mi stupisco di chi li guarda ancora la domenica pomeriggio dopo aver visti la prima serata. Non mi stupisco di questi tizi che fanno parte di un sistema e altro non possono fare se non partecipare a “Il Grande Fratello”. Ripeto: non è questa tutta l’Italia. Non è vero che al pubblico gli si dà quello che chiede. Si dà a quelli che accettano questo tipo di prodotto. Però quando il prodotto diventa migliore il pubblico cresce.
Lei ha quindi vissuto una situazione difficile a “Buona Domenica”, ma è stata portata all’attenzione dei vertici di Mediaset? Loro cosa Le hanno risposto?Fino al 23 ottobre ho avuto la convinzione di avere un appuntamento con Piersilvio Berlusconi, che ho visto crescere anche anagraficamente oltre che professionalmente, fino ad affermarsi in Azienda come Presidente di RTI e come Vicepresidente di Mediaset, ruolo che ricopre a tutt’oggi. E’ dal 1978 che lavoro in Mediaset, allora chiamata Telemilano e poi Fininvest. Ritenevo fosse doveroso da parte mia e giusto condividere con lui questa situazione, visto che ogni giorno subivo delle violenze sia sotto il profilo umano che professionale. Avevo un appuntamento il 25 ottobre, e il 23, appunto, mi hanno chiamato dalla segreteria disdicendo l’appuntamento. A quel punto, mancando gli interlocutori, che reputo i più importanti in assoluto, mi sono convinto che fosse finita. Da quel momento non ho più visto né sentito nessuno di Mediaset. Ho solo notato, con una punta di dispiacere, che non solo non è cambiato niente in “Buona Domenica”, e quindi si è dimostrata una volontà editoriale nel voler continuare su quella linea, ma si è confermato tutto il gruppo visti i risultati (autori e conduttori). Ho avuto anche delle velate minacce da parte di alcuni soggetti del gruppo operativo di “Buona Domenica” con battute non molto felici. Ritengo di avere le porta chiuse a Mediaset. La cosa mi spiace affettivamente. Sono molto legato a Silvio Berlusconi, ed a coloro con cui ho lavorato per 28 anni.
Guardando nel complesso la Tv, tra passato e presente, un tempo c’erano i grandi show, le grandi serate del sabato…Una Tv che era fatta da professionisti. Professionisti sia dietro i tavoli sia davanti alle telecamere, per chi diventava interprete. Oggi purtroppo i professionisti si sono nascosti e ci sono molti più improvvisati, molti più raccomandati. Non sento una preparazione globale. Si vive di format, l’invenzione più cretina degli ultimi anni. Sembra che noi italiani non siamo in grado di avere un’idea.
Che ne pensa dell’acquisizione di Endemol da parte di Mediaset? Non si rischia di avere una sorta di monopolio nella produzione di programmi Tv?Ma dove è scritto che si debbano comprare i programmi di Endemol a tutti i costi? Ci sono 11.000 mila persone in Viale Mazzini in RAI, esiste Magnolia, esiste Grundy, tutte case di produzione italiane. Mediaset ha fatto una semplice azione commerciale, come si spera che avvenga per l’Alitalia, per Trenitalia, per Telecom, affinché qualcuno metta del denaro e della professionalità, serietà e onestà perché queste aziende vadano avanti. Detto questo, se la RAI è autonoma, i programmi può farli, visto che è capace e li ha fatti per 50 anni, oppure può scegliere di acquistarli se ritiene che siano prodotti di cui non se ne può fare a meno. Il fatto che Endemol sappia comprare e produrre format indubbiamente di successo è un dato di fatto, ma che un ente pubblico sia costretto a comprare solo da loro, mi sembra follia
“Giochi senza Frontiere”, ad esempio, è uno dei più bei programmi che le televisioni, visto che si parlava di Europa, abbiano mai fatto, per le caratteristiche ludiche di intrattenimento ma anche come spirito sportivo, di unione, di confronto, di agonismo. Anche “Tutti in famiglia”, fatto da me dal 1984 al 1987. Era tutto più semplice, ora tutto è omologato, vedi “1 contro 100”, “L’Eredità” o “Il Milionario”. Attualmente il problema è che non si sa cosa si farà, anzi, con la presunta vicina morte del reality, non è da capire cosa ci sarà, ma chi sarà a deciderlo, cosa sceglierà l’editoria televisiva, tra i vari conflitti di interessi, il sistema, le paure verso Endemol.
Guardando nel complesso il mondo dello spettacolo e il caso Vallettopoli, che sta succedendo secondo Lei nello showbusiness?Niente di più di quanto sia successo e niente di meno di quanto continuerà a succedere. Cambia la volontà di speculare sulla notizia. Si preferisce forse puntare, interessare e distrarre una parte di pubblico televisivo, enfatizzando situazioni che diventano più importanti di quanto lo siano. Cogne, Vallettopoli: si sono passate tutte le reti a discutere su questi fatti. A me veniva in mente un’affermazione molto terra terra: “Ma chi se ne frega!”. Io voglio sapere da certi programmi come mai non funziona la Sanità. Se una parte della fauna del mondo dello spettacolo va su uno yacht e si denuda perché non ti devono riprendere? E’ il sistema di sempre. Le femmine sono sempre state preda dei maschi: c’è chi la dà e chi non la dà. Dove sta lo scandalo? Nel modo con cui si racconta, e quindi diventa un caso. Noi italiani dovremmo vergognarci di avere Corona? Ma vergogniamoci di avere una compagnia di bandiera che vola in aria, che va sui treni, o piuttosto della Cirio. Questa è la realtà. La notizia leggera se la si pompa riesce a sopire quella grave. Mi viene in mentre quando fecero l’attentato a Palmiro Togliatti, si evitò la guerra civile in virtù della vittoria del Giro d’Italia di Bartali. Ho questa sensazione: si trascurano elementi importanti per distrarre dal fatto che i problemi non si sanno risolvere.
Intervista integrale su www.voceditalia.it

In amore

"Io mi sono sentita ferita quando ho perso gli uomini dei quali mi ero innamorata. Oggi sono convinta che non si perde nessuno, visto che non si possiede nessuno. Questa è l'autentica esperienza della libertà: avere la cosa più importante del mondo, senza possederla.. ."
Paulo Coelho

AMORE

"Non mi piace quando cerchi di approfittare di me, quando non mi rispetti, quando non sei gentile. Non ho nessun bisogno di ricevere violenze, verbali, emozionali o fisiche. Non voglio ascoltarti mentre bestemmi tutto il tempo. Non è che io pensi di essere migliore di te. E' solo che amo la bellezza, amo ridere, divertirmi. Amo amare. Non sono egoista, è solo che non ho bisogno di una vittima al mio fianco. Questo non vuol dire che non ti amo, ma semplicemente che non posso prendermi la responsabilità del tuo sogno".Questo non è egoismo, è amore di sé. L'egoismo, il bisogno di controllo e la paura possono spezzare quasi tutti i rapporti. La generosità, la libertà e l'amore creano il rapporto più bello: un continuo idillio. di Don Miguel Ruiz libri: http://www.macrolib rarsi.it/ autori/_don_ miguel_ruiz. php?pn=165 --- Amare significa non solo vedere il partner nel suo essere così e non diversamente da così, ma vedere in lui qualcosa di più: le sue possibilità di divenire, il suo poter essere; significa non solo vederlo per quello che veramente è, ma soprattutto per quello che lei o lui può e deve diventare. In altre parole, secondo una bella espressione di Dostoevskij: amare significa "vedere l'altro così come Dio l'ha ideato".di Viktor E. Frankl libro:http://www.macrolib rarsi.it/ autori/_viktor- frankl.php? pn=165 --- Finché c'è paura non c'è amore; una mente oppressa dal dolore non saprà mai cos'è l'amore; il sentimentalismo e l'emotività non hanno assolutamente niente a che fare con l'amore. E così l'amore non ha niente a che fare con il piacere e il desiderio...Non sapete cosa realmente vuol dire amare qualcuno - amare senza odio, senza gelosia, senza rabbia, senza volere interferire con quello che l'altro fa o pensa, senza condannare, senza far paragoni - non sapete cosa vuol dire?La paura non è amore, dipendere non è amore, la gelosia non è amore, la possessività e il desiderio di dominare non sono amore, la responsabilità e il dovere non sono amore, l'autocommiserazion e non è amore, l'angoscia di non essere amato non è amore... di Jiddu Krishnamurti http://www.macrolib rarsi.it/ autori/_jiddu_ krishnamurti. php?pn=165 --- Io sono io, tu sei tu; io faccio le cose mie, tu fai le cose tue. Io non esisto al mondo per rispondere ai tuoi bisogni, e neanche tu devi essere al mondo per rispondere ai miei bisogni. Se ci incontriamo, bene, può essere amicizia, può essere amore, può essere orgasmo... ma se non ci incontriamo, non c’è niente da fare...Preghiera di Spencer --- Se non lo faccio io, chi lo farà?Se non lo faccio ora, quando sarà il momento di farlo?E se lo faccio per me, chi sono?"Viktor E. Frankl --- I nostri rapporti più significativi esistono per motivi ben diversi da quel che crediamo sia personalmente, come individui, sia collettivamente, come società.Il loro vero scopo non è renderci felici nè soddisfare le nostre esigenze nè scavarci una nicchia nella società nè farci sentire sicuri...bensì farci progredire verso la luce.La semplice realtà è che insieme alle persone a cui siamo legati da un vincolo di sangue, dal matrimonio o da una forte affinità, noi abbiamo intrapreso un cammino disseminato di pericoli e ostacoli che hanno lo scopo di portarci da un punto dell'evoluzione all'altro. di Robin Norwood Amare troppo è calpestare, annullare se stesse per dedicarsi completamente a cambiare un uomo "sbagliato" per noiche ci ossessiona,naturalm ente senza riuscirci.Amare in modo sano è imparare ad accettare e amareprima di tutto se stesse, per potere poi costruireun rapporto gratificante e sereno con un uomo "giusto" per noi. di Robin Norwood libri: http://www.macrolib rarsi.it/ autori/_robin_ norwood.php? pn=165 --- Nelle relazioni c’è tutto il lavoro che va fatto sul cammino spirituale: il confronto con il nostro attaccamento, l’avidità, la paura, la sfiducia e il giudizio. Nelle pratiche spirituali più profonde, si scopre che la consapevolezza e l’amore puri sono indistinguibili.di Stephen Levine http://www.macrolib rarsi.it/ autori/_stephen_ levine.php? pn=165 --- L’invidia è il desiderio di possedere qualcosa che non hai; la gelosia, la paura di perdere qualcosa che non possiedi.di Anonimo Se lo capisci, le cose sono così come sono… Se non lo capisci, le cose sono così come sono...Detto zen In amore non essere un mendicante, sii un imperatore.Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...Osho Tu solo sei la causa della tua sofferenza. Nessun altro ti costringe a soffrire. Buddha --- "Io mi sono sentita ferita quando ho perso gli uomini dei quali mi ero innamorata. Oggi sono convinta che non si perde nessuno, visto che non si possiede nessuno. Questa è l'autentica esperienza della libertà: avere la cosa più importante del mondo, senza possederla.. ."
Paulo Coelho http://www.macrolib rarsi.it/ autori/_paulo- coelho.php? pn=165 --- Le emozioni dovrebbero essere dei servitori, non dei padroni. O almeno, non dei tiranni... Robert Benson L’appagamento è assolutamente necessario, perché ciò che sarai nel prossimo stato, o nella prossima vita, sarà il desiderio insoddisfatto che hai adesso. Quindi, desidera solo l’infinito... ..Papaji Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. deve trattarsi di altro, poichè amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano. Ogni volta che vedi il tuo amore in conflitto con la tua libertà, significa che stai facendo qualcos'altro in nome dell'amore.Osho

cosa cambia e come interagisce nei rapporti

Per prima cosa, le frequenze superiori amplificano tutte le caratteristiche e le attitudini e quando i partner differiscono considerevolmente rispetto a queste, essi procedono in direzioni opposte al terreno iniziale dove bastava il compromesso o la tolleranza. Visioni contrastanti riguardo al denaro, da risparmiare o da spendere e come, vengono anche esacerbate, e quando la paura di non avere abbastanza denaro entra in gioco, anche la legge universale di attrazione porta quelle situazioni che fanno in modo che il denaro non sia sufficiente, indipendentemente da quanto ce n’è.
L’altra energia al lavoro è a livello d’anima. Sapendo che questa è l’ultima opportunità della Terra per i suoi attuali residenti di portare a termine le clausole delle loro scelte prenatali per completare l’esperienza della terza densità, le anime stanno virtualmente gridando alla coscienza del loro personaggio: “Vai avanti con questo!” Questo può significare drammatici cambiamenti nei matrimoni ed in altre relazioni, lavori e domicili, ed anche nei tratti e nelle azioni. Questo è un tempo di instabilità su tutto il pianeta, ma se accetterete che l’intensità della luce agisce a favore dello sviluppo della vostra anima, fare i cambiamenti che vi sentite stimolati a fare faciliterà grandemente il processo.

morti che sepolgono morti

A proposito di misteri svelati,oggi ho avuto un'interessante intuizione ,a cui è seguita fisicamente l'apparizione di un grosso falco (messaggero dello spirito per gli indiani d'america).
Riflettevo su come Gesù definisse alcune persone sepolcri imbiancati,o morti.
E questo mi ha fatto capire il vero significato dell'Apocalisse.
Gesù non era sempre lieve o diplomatico,ci andava piuttosto diretto e pesantuccio a volte pure lui.Vi immaginate dire alla persona che non può venire a fare meditazione con voi,perchè ha il funerale del fratello,"Lascia che i morti seppelliscano i loro morti?"
Un pò scioccante,non credete? Bè insomma stavo cercando di spiegare a mia figlia chi erano i tipi di persone che lui definiva così.
Mi è venuta in mente una categoria di persone che ho trovato sempre numerosa in giro:quelli con gli occhi spenti.
Però pensandoci bene mi sono accorta che ne incontro sempre meno di queste persone.Penso sia l'effeto del risveglio planetario e delle tante energie di Luce invocate e canalizzate che fluiscono ininterrottamente ormai sul pianeta.
Fra queste energie c'è anche la coscienza Cristica,che è il ritorno del Cristo,a livello spirituale,ma ancora non riconosciuto coscientemente dai più.Però l'effetto di queste energie è appunto la resurrezione (alla Coscienza)dei vivi,e dei morti.
La massa appunto di persone in passato spiritualmente morte,o inerti che sta ora risvegliandosi alla vita spirituale.Dopo tale risveglio ognuno nella sua coscienza valuta in modo differente il bene ed il male,il giusto e lo sbagliato nella propria esistenza....Questa è la fase del Giudizio Universale,in cui ognuno lavora su sè stesso da sè ed il Sè per tutti.
A cui seguirà poi la scelte del futuro ovvero ognuno creerà coscientemente il suo futuro,scegliendo di fare della sua vita un paradiso o un inferno,e quindi di continuare a stare con chi vorrà il Paradiso o scegliere di soffrire ancora un pò.
Tutto torna e tutto si compie. A volte lo Spirito parla e rivela per immagini simboliche,che si chiariscono conoscendo gli aspetti spirituali del nostro essere e comprendendo da questo punto di vista il senso di parole come vivo o morto.....che ne pensi di queste riflessioni? Ciao,Nadia.